
Il progetto formativo infatti, parte dal bambino stesso con la sua storia personale, inteso nella sua globalità e in aderenza ai suoi bisogni reali, al fine di individuare le finalità educative e gli obiettivi formativi generali.
Il curricolo del Nido e della Scuola dell’Infanzia “Le Nuvolette” prende spunto dai campi di esperienza educativa, dal Metodo Montessori e dalla Pedagogia della Mediazione.
I campi di esperienza si delineano come contesti affettivamente e culturalmente significativi nei quali il bambino può fare, agire, conoscere. Può cioè acquisire capacità e conoscenze, esercitare abilità, sviluppare competenze, maturare condotte, interiorizzare valori e divenire protagonista della sua formazione, capace di interagire con i pari, gli adulti, l’ambiente, la cultura.
Il Metodo di Maria Montessori ci indica in particolare come lavorare concretamente con i bambini, considerati come "esseri laboriosi", attivi ed attori del loro processo formativo.
La Pedagogia della Mediazione pone l'accento sul ruolo attivo del bambino nell'apprendimento, aiutato da opportuni suggerimenti, stimoli, opportunità date dall'adulto e dall'ambiente. Finalità del processo di mediazione è quello di rendere la persona capace di pensare in modo autonomo e di elaborare nuove idee ed il mediatore è colui che funge da intermediario tra un sapere e il soggetto che impara. In particolare l'intervento educativo-didattico si focalizza sulla costruzione, rinforzo ed incremento delle funzioni cognitive di base (contatto oculare persistente; focalizzazione ed attenzione protratta; persistenza in un'attività finalizzata eterodiretta; persistenza in un'interazione in condizione di reciprocità; autocontrollo psicomotorio). Il lavoro finalizzato allo sviluppo delle funzioni cognitive rientra in una didattica per competenze, in quanto permette di sviluppare delle abilità trasversali che vanno a costituire le competenze stesse.